Corso LTO Mantova-"Publics speaking"



Introduzione

Il sesto corso è stato tenuto da Carmelo Cancemi formatore e attore specializzato in formazione teatrale e aziendale. In questo corso ci è stato spiegato come parlare in modo adeguato e con scioltezza in pubblico.

Cosa trattava

Ci sono due tipi di comunicazione: quella verbale, cioè l'uso delle parole, quello paraverbale, che riguarda il modo in cui diciamo le cose e per finire quello non verbale che riguarda i movimenti che noi facciamo con il corpo. Nella comunicazione verbale è fondamentale la scelta delle parole che utilizziamo che varia in base alle persone che ci troviamo davanti, in questa tipologia di comunicazione ci sono sempre due persone un oratore e un ascoltatore. Un altro punto fondamentale è la coerenza rispetto a quello che vogliamo dire, dopo di che si devono usare tutti gli sforzi necessari per raggiungere i nostri obbiettivi in modo efficace. Per comunicare in modo efficace bisogna avere una buona articolazione e quindi parlare in modo corretto articolando bene le parole. Sia per migliorare la scansione delle parole che l'articolazione ci sono dei semplici esercizi. Successivamente abbiamo parlato di target che significa trovare le persone a cui può interessare in nostro lavoro e iniziare a conoscere le loro caratteristiche per far is di riuscire a raggiungere i nostri obbiettivi. Per comunicare in modo efficace bisogna essere sintetici, perché riuscire a sintetizzare ci permette idi esprimere in modo chiaro quello che è il nostro vero obiettivo. Per parlare in modo chiaro e interessante bisogna mantenere una struttura lineare composta da un'apertura, uno svolgimento e una conclusione. Importante è non superare i 5/7 minuti per la parte dell'introduzione che bisogna sintetizzare i punti fondamentali. Un punto fondamentale che ci è stato spiegato è l'uso della metafora perché permette a quello che ascolta di immaginarsi l'informazione. Poi siamo passati alla comunicazione paraverbale che is occupa del come diciamo le cose. Tutti questi elementi che compongono questo tipo di comunicazione in molti casi prevale sulla comunicazione verbale, perchè le persone quando ascoltano danno più attenzione a come diciamo le cose quindi il tono che utilizziamo. La comunicazione paraverbale ha diversi punti: ritmo, che è la velocità che utilizziamo per parlare che viene molto influenzato dal nostro stato d'animo, il tono, caratterizza ciò che diciamo e determina l'impatto emotivo di quello che comunichiamo, il volume, rende la nostra comunicazione più enfatica e più efficace infatti bisogna regolarlo in modo da non far capire un messaggio diverso al pubblico, il timbro, dipende dalla parte del corpo in cui la voce risuona quindi la voce di testa, voce di petto, voce di diaframma, le pause e li intercalari, creano attesa e suspence. Ci sono due tipi di pause: le pause vuote e le pause piene. Poi abbiamo visto degli esercizi per migliorare la comunicazione paraverbale, il primo lo ha chiamato "Il TG" e consiste nell'ascoltare un giornalista memorizzando il ritmo della voce,  il secondo "Parole parole" e consiste nel prestare attenzione al modo di parlare di un nostro amico e quando l'altro ha finito di parlare cercare di imitare la sua voce, il terzo è "L'imitatore" consiste appunto di imitare il modo di parlare e l'atteggiamento di una persona che conosciamo, l'ultimo esercizio consiste nel leggere un breve testo cambiando il timbro utilizzando la voce di pancia, di petto, di gola, di naso e di testa. Altro elemento della comunicazione paraverbale è la dizione, la quale si occupa di studiare la corretta pronuncia delle parole italiane. E' fondamentale nella comunicazione avere una dizione corretta così da risultare neutri in modo che i nostri interlocutori si concentrino sul contenuto del nostri discorso e non sulle piccole differenze che possono avere la nostra pronuncia. L'ultima area comunicativa quella del non verbale, questo tipo di comunicazione caratterizza molto i popoli che tendono a gesticolare e muoversi molto mentre parlano. La comunicazione non verbale analizza il linguaggio del corpo ma riguarda anche il linguaggio scritto infatti scegliere un certo font, scrivere in un certo modo, utilizzare un certo tipo di carta dice molto della nostra personalità. Ci sono vari elementi che determinano il linguaggio non verbale come la mimica e le espressioni, lo sguardo, i gesti, la postura, il sorriso e la prossemica che è la gestione dello spazio. L'espressione facciale è uno degli elementi più importanti della comunicazione non verbale perché riusciamo a capire tutti gli stati d'animo delle persone. La maggior parte delle espressioni sono volontarie ma non tutto quello che viene comunicato è sotto il nostro controllo infatti ci sono anche espressioni involontarie. Poi c'è lo sguardo che può avere molti significati diversi interesse, sincerità, rabbia, sfida, da esso può trasparire un'emozione oppure creare imbarazzo. Terzo elemento della comunicazione non verbale è il gesto. I gesti più comuni sono quelli delle mani che servono per rafforzare il significato di una frase o parola ma potrebbe anche dare un significato sbagliato a seconda della cultura delle persone. Elemento fondamentale è la postura che determina molto su una persona sia il suo stile di vita che il suo carattere. Dalla postura capiamo se una persona è introversa o estroversa oppure se è predisposta nei nostri confronti o no. Molto importante è il sorriso. Se due persone che parlando della stessa cosa e una lo fa con il sorriso mentre l'altra no, quella che avrà più successo sarà quella che sorride perché coinvolge e rallegra le persone. Infine ci sono la prossemica e l'aptica, la prima analizza l'occupazione dello spazio, si divide in quattro zone: intima, zona personale, zona sociale e zona pubblica. Bisogna prestare attenzione alle zone che si occupano mentre si parla perché si rischia di sembrare invadenti, aggressivi oppure diffidenti e chiusi. L'aptica invece studia i messaggi che esprimiamo tramite il contatto fisico, si dividono in gesti codificati e gesti spontanei. Poi ci è stato presentato alcuni esercizi per migliorare la capacità di cogliere i segnali della comunicazione non verbale per entrare in relazione empatica con il nostro interlocutore. Un altro elemento importante della comunicazione sono gli abiti, i vestiti infatti mostra tanto della nostra personalità. Infine ha parlato delle emozioni, un elemento che influenza moltissimo la comunicazione, le emozioni sono fondamentali nella comunicazione umana perché esprimiamo noi stessi, le nostre passioni, i nostri sentimenti. L'ansia è una delle emozioni più forti e che influenza maggiormente la comunicazione soprattutto se si parla ad un grande pubblico.

Conclusioni

Questo corso è stato abbastanza interessante soprattutto perchè riuscire a parlare in modo adeguato in pubblico è sempre utile in qualsiasi occasione.

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